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Tassa di soggiorno: il Tar dà ragione agli albergatori di Licata

 È ancora e sempre la tassa di soggiorno a dominare le cronache fiscali più controverse: stavolta la regione protagonista è la Sicilia, visto che il Tribunale Amministrativo Regionale dell’isola ha deciso di accogliere il ricorso presentato dagli albergatori della città di Licata (provincia di Agrigento). Di fatto, con questa pronuncia si è arrivati all’annullamento vero e proprio del regolamento valido per questo comune, utile per disciplinare l’imposta. In pratica, il comune è stato condannato alle spese di giudizio e la situazione ha subito una sorta di rivoluzione. Il caso assomiglia molto a quello dello scorso mese di settembre, quando a Bologna si ricorse al Consiglio di Stato. La vicenda è presto detta.

Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da numerose richieste da parte degli operatori del settore turistico e dell’associazione degli albergatori, i quali hanno preteso un’apertura maggiore dall’amministrazione attiva: l’obiettivo è stato proprio di rivedere da cima a fondo la scelta effettuata dal primo cittadino di Licata, Angelo Graci, quando ha voluto istituire la tassa di soggiorno. Gli operatori turistici si sono rivolti agli organi di giustizia competenti in questo campo per ottenere il riconoscimento dei loro diritti, assegnando l’incarico a un avvocato locale.

Come ha spiegato chiaramente il numero uno provinciale della Federalberghi, Francesco Picarella, questo fatto dimostra come la politica sia insensibile alle esigenze delle classi produttive di questo territorio. La federazione si è mossa in modo pronto e immediato, insieme a diversi movimenti civici e agli operatori turistici commerciali, cercando di creare un sistema virtuoso e collaborativo. Il risultato ottenuto in sede giuridica viene considerato molto importante e fondamentale. Esempi emblematici si trovano, sempre al Sud, in Campania, con la tassa di soggiorno a Napoli e gli albergatori in rivolta che si trovano in queste condizioni da diversi mesi. Come di consueto, gli albergatori lamentano i danni subiti dal settore, con molti turisti che vengono spaventati dalle nuove tariffe imposte dai comuni.

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