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Tassa parcheggio per gli studenti palermitani: proteste

 Se al liceo vi recavate in pullman o treno, l’inizio dell’università segna per molti ragazzi una nuova era: quella della macchinetta per essere autonomi. Comprata da papà o grazie ai risparmi del lavoretto part time in città, la nostra nuova (si fa per dire, nella maggior parte dei casi ha già qualche annetto) auto è nostra, tutta per noi e segna finalmente l’inizio della nostra autonomia.

Cosa dovreste pensare se, giunti all’università, vi accorgete di essere in un parcheggio a pagamento? Succede agli studenti di Palermo, che si sono subito mobilitati contro i ticket per il parcheggio nella cittadella universitaria, introdotti dal cda dell’Universita’. Circa duecento studenti in assemblea davanti Palazzo Steri hanno discusso la nuova tassa sul parcheggio in Viale delle Scienze che è stata votata recentemente dal consiglio d’amministrazione.

I manifestanti chiedono ovviamente che il parcheggio sia gratuito per gli studenti e quindi il ritiro effettivo della delibera votata ad agosto. Pochi euro non sono pochi per uno studente che conta sulla paghetta di mamma e papà.

Rispetto al 2002, nel 2007 ogni famiglia italiana ha dovuto investire per mantenere i propri figli all’Università ben 293 euro in più (pari ad un incremento del 40%) pagando quasi mille euro in media a studente (dati emersi dalla Relazione economica sulla situazione economica del Paese” del ministero dell’Economia).

Ma non solo tasse, gli studenti (o meglio, le loro famiglie) devono fare i conti con libri, abbonamenti…Lo studente universitario spende in media oltre mille euro l’anno. In pratica dal 2002 al 2007 ogni famiglia italiana ha dovuto investire per i figliu universitari ben 293 euro in più, che corrispondono ad un incremento che si avvicina al 40%.

C’è chi poi lotta contro il caro scuola fotocopiando i libri, noi lo ricordiamo: la legge vieta la riproduzione con fotocopia dei testi e, soprattutto, la rivendita. Ma come si fa a resistere a un libro a dieci euro anzichè a trenta?