Gli utenti italiani titolari di una connessione a banda larga potranno tornare a dormire sonni tranquilli: non pagheranno il sovrapprezzo proposto dalla FIEG per risollevare il settore dell’editoria cartacea alle prese con la crisi. Sia il segretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti che Paolo Gentiloni, esponente del PD ed ex ministro delle Comunicazioni hanno bocciato la tassa.
Bonaiuti auspica piuttosto una veloce convocazione degli stati generali dell’editoria, previsti per giugno. Durante questo evento gli editori dovranno presentare proposte concrete per tagliare i costi attuali senza penalizzare eccessivamente il settore e soprattutto evitando di far pesare balzelli ai titolari di connessione a banda larga. La bocciatura del provvedimento avviene dopo il parere contrario anche di diverse associazioni dei consumatori cui si era aggiunto anche un comunicato di Anti Digital Divide, associazione che riunisce cittadini utenti della Rete.
L’economia digitale dell’Europa ha un potenziale incredibile, capace di generare ingenti profitti in tutti i settori – ha spiegato inoltre il commissario europeo Viviane Reding – per convertire questo vantaggio in una crescita sostenibile tuttavia, i governi dovranno prendere in mano la situazione, adottando una politica di accoglimento per i nuovi servizi ed abbattendo le barriere esistenti.
L’appuntamento quindi sarà per il prossimo giugno quando sono programmati gli stati generali dell’editoria per individuare soluzioni alternative, basate su nuovi modelli di business e un decisivo taglio dei costi superflui. A questo punto i vertici della FIEG dovranno necessariamente pensare a sviluppare nuovi e più funzionali business models per rilanciare l’editoria cartacea.
Così, la proposta del presidente della Federazione editori giornali, Carlo Malinconico:
Una tassa minima, l’equivalente di un caffé al mese, su chi ha la connessione a Internet per aiutare l’editoria ad affrontare la grave crisi che attraversa, una tassa di possesso sul computer di 17,98 euro al mese, equivalente a quella esistente su tv o radio.
E’ stata bocciata. Attendiamo i nuovi sviluppi.