Il tema della ricostruzione e dei fondi necessari sarà oggetto della prossima riunione dei ministri a L’Aquila. Tra le ipotesi allo studio un contributo dai contribuenti “super-ricchi” per raccogliere i fondi necessari alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto. Tra le valutazioni tecniche avviate infatti, un decreto legge con gli interventi per la raccolta delle risorse che contempli anche la possibile introduzione di un “contributo obbligatorio” per i contribuenti che hanno un reddito annuo che superiore a 130.000-140.000 euro.
Si tratta ancora di una delle ipotesi allo studio, e ancora oggetto di confronto all’interno della maggioranza. Il contributo sarebbe obbligatorio, una-tantum e consisterebbe in due punti di Irpef. Tra le altre ipotesi, anche un’addizionale sui giochi come Lotto e Superenalotto.
Pagare una possibile tassa sui redditi elevati sarebbe prima di tutto un dovere civico. – Così ha commentato ieri il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, ospite a “Exit” su La7 – . Ci vorra’ un pacchetto di misure di carattere piu’ generale all’interno delle quali e’ ovvio che se ci sara’ una tassa da pagare la dovranno pagare quelli che hanno un reddito piu’ elevato. Se lo chiedessero a me, a persone con reddito ben superiore alla media, credo che sarebbe un dovere civico pagarla, anche le persone dello spettacoloso, giornalismo, dell’informazione.
Inoltre Tremonti ha lanciato l’ipotesi della destinazione del cinque per mille a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti ha spiegato:
La destinazione del 5 per mille anche ai terremotati sarà un fatto soprattutto simbolico. Non è questo lo strumento per aiutare e per ricostruire. Lo spirito del 5 per mille è che tu destini un pezzo della tua imposta a una causa che ti sembra buona e giusta. A noi è sembrato che il terremoto dell’Aquila fosse una causale giusta. La maggioranza degli italiani questo vuole. È venuta fuori un po’ di polemica, è sembrato che fosse un modo per togliere al volontariato: no, non si toglie nulla al volontariato, sennò il 5 per mille non l’avrei pensato tanti anni fa. Si dà in più, una causale in più e soldi in più. Non soldi in meno al volontariato, ma soldi in più per il terremoto.
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