Pressione fiscale: Abruzzo, Cisl chiede abbassamento

Nella Regione Abruzzo la popolazione residente e l’economia locale non si è ancora pienamente ripresa dal sisma del 2009, ed anche per questo servirebbe un alleggerimento della pressione fiscale a carico delle famiglie. A chiederlo è il Sindacato della Cisl che al riguardo si è rivolta all’Amministrazione regionale in vista della messa a punto, per l’anno prossimo, del Bilancio. Il Sindacato chiede che si liberino risorse sia per lo sviluppo, sia per le politiche sociali al fine di poter dare risposte ai bisogni dei cittadini. A tal fine, tra l’altro, si potrebbe e si dovrebbe accelerare la vendita di quel patrimonio immobiliare non utilizzato e sostenere le famiglie in difficoltà a fronte dell’invarianza del gettito, e quindi attraverso un’oculata razionalizzazione e rimodulazione delle risorse.

Il tutto si ottiene anche tagliando i costi, ed al riguardo proprio in data odierna, giovedì 4 agosto del 2011, l’Assessore  Paolo Gatti ha annunciato la soppressione di un ente strumentale, Abruzzo Lavoro, che garantirà un risparmio annuo di 300 mila euro. Il tutto senza ricadute negative a livello occupazionale in quanto i 25 dipendenti di Abruzzo Lavoro passeranno all’Assessorato del Lavoro a fronte del mantenimento degli stessi stipendi.

Intanto, a favore dei cosiddetti Piano di Zona, sono arrivati proprio per l’Abruzzo Fondi FAS per sei milioni di euro. Grazie a questi fondi, in accordo con quanto reso noto anche in questo caso dall’assessore regionale Paolo Gatti, saranno messi a punto importanti provvedimenti a favore delle politiche sociali. Come ad esempio “Voucher per la formazione universitaria e l’alta formazione”, un Avviso già pubblicato grazie al quale sarà finanziata la formazione di quegli studenti che sono non solo appartenenti a nuclei familiari a basso reddito, ma anche meritevoli in modo tale da poter lanciare un messaggio a tutti quei ragazzi che, ha sottolineato proprio l’assessore Paolo Gatti, puntano ad arrivare in alto.