L’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’emanazione di una circolare, la numero 44/E, grazie alla quale vengono forniti chiarimenti e viene fatta chiarezza in merito alla ripresa degli adempimenti fiscali per le persone fisiche e per quelle giuridiche dell’Abruzzo ed in particolare per i domiciliati nell’area del cosiddetto cratere sismico. Nel dettaglio, per i contribuenti che, domiciliati fiscalmente nel Comuni del cratere sismico, hanno potuto godere della sospensione degli adempimenti fiscali fino al 30 giugno 2010, possono avvalersi della proroga fino alla data del 20 dicembre del 2010; trattasi, nello specifico, delle persone fisiche che sono titolari di reddito da lavoro autonomo o d’impresa, oppure di contribuenti che, domiciliati fiscalmente nell’area del cratere sismico, sono diversi dalle persone fisiche ma hanno un volume d’affari inferiore al livello dei 200 mila euro.
Per il rispetto di tale limite l’Agenzia delle Entrate nella Circolare fa presente come debba essere preso in considerazione il volume d’affari relativo all’anno 2009 che si può evincere dalla dichiarazione Iva; oppure, se la dichiarazione Iva non è stata presentata, il contribuente al fine del rispetto o meno del limite dei 200 mila euro può prendere a riferimento i dati contabili che risultano essere in suo possesso.
Diverso è invece il discorso per gli istituti di credito, per quelli assicurativi, e per quei soggetti il cui domicilio fiscale è situato nei cosiddetti “Comuni fuori cratere“; per questi, infatti, la sospensione degli adempimenti fiscali è cessata lo scorso 30 novembre 2009, e la restituzione delle tasse è già partita dallo scorso mese di giugno 2010 ma con il vantaggio di saldo degli importi dovuti al Fisco in un massimo di 60 rate mensili, quindi in cinque anni, senza alcun aggravio di interessi e/o sanzioni. Al riguardo nella Circolare l’Agenzia delle Entrate sottolinea come quella della dilazione in 60 rate rappresenti non un obbligo ma un’opportunità per il contribuente che, quindi, può anche decidere di saldare il debito in un numero di rate più basso.