Qual è la tassa più odiata da parte dei contribuenti italiani? Ebbene, al riguardo la risposta ce la fornisce Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, che al riguardo ha condotto uno studio che ha portato alla definizione della lista delle prime dieci tasse più odiate nel 2010 dai contribuenti italiani. Nel dettaglio, la tassa più odiata in assoluto è la Tariffa di igiene ambientale (Tia) o tassa sui rifiuti solidi urbani (Tarsu); trattasi di un primato che di certo non stupisce visto che, tra l’altro, ci sono milioni di famiglie italiane che, in forza di una sentenza dei mesi scorsi della Corte Costituzionale, ancora aspettano invano i rimborsi relativi all’imposta sul valore aggiunto (Iva) pagata nei scorsi anni in maniera illegittima. Al secondo posto tra le tasse più odiate c’è la tassa di possesso dell’auto, e poi a seguire sul gradino più basso del podio della classifica proprio l’imposta sul valore aggiunto (Iva).
Al quarto posto ci sono le odiate accise sulla benzina, sul metano, ma anche sull’energia elettrica, ed al quinto l’odiatissimo tributo da pagare per il possesso del televisore, ovverosia quello che comunemente tutti conosciamo come il “canone della Rai“. Al sesto posto tra le tasse più odiate in assoluto c’è il canone di depurazione delle acque reflue che, per la cronaca, milioni di famiglie italiane pagano ancora o hanno pagato anche se il depuratore non c’è o non funziona.
Al settimo, ottavo, nono e decimo posto ci sono poi l’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), l’imposta comunale sugli immobili (Ici), i ticket sanitari e le imposte sui redditi. Dallo studio effettuato da Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani emerge inoltre come solo un cittadino su cinque capisca il perché paga le tasse, mentre quattro su cinque si sentono addirittura sudditi di un Fisco che, a fronte di troppa burocrazia, molto spesso non rispetta i diritti del contribuente.