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Tasse, la riforma fiscale che riguarda gli enti locali

Sono in arrivo diverse novità che fanno riferimento all’Imu, ma anche a Tari e alle multe nel più complesso mondo della riforma fiscale che sta coinvolgendo le tasse degli enti locali. Le ultime indiscrezioni in tal senso sono state date dal numero due del ministero dell’Economia, ovvero Maurizio Leo.

Lo scopo principale è quello di modificare una volta per tutte il rapporto tra il cittadino contribuente e l’ente locale che si occupa della riscossione del tributo. Il principio alla base di questa novità è uno di quelli di cui si sente parlare più di frequente ultimamente, ovvero il “fisco amico”, che è stato già attuato in riferimento a diversi atti legati all’Agenzia delle Entrate.

Da non dimenticare anche gli sconti, uno dei temi più interessanti degli ultimi tempi, che possono essere messi in atto da parte dei Comuni nei confronti di tutti coloro che prendono la decisione di provvedere all’adempimento spontaneo delle richieste a livello tributario.

Quindi, con un riepilogo, proviamo a dare un’occhiata alle varie misure. Innanzitutto, per chi deciderà di dire di sì alle contestazioni in merito a Imu e Tari, e provvederà al pagamento entro un determinato termine prestabilito, oppure sceglierà di effettuare il versamento degli importi ratealmente, è prevista quella che viene denominata “definizione agevolata”. Si tratta di una riduzione che può arrivare anche a toccare un terzo degli importi delle sanzioni, così come degli interessi oggetto di versamento.

Tra le altre novità troviamo il fatto che tutti coloro che pagheranno l’Imu piuttosto che la Tari tramite la modalità dell’addebito in conto, potranno usufruire di uno sconto fino ad una soglia massima del 5%. Stiamo parlando di particolari forme premiali che potranno essere garantite a tutti quei contribuenti che accetteranno che il prelievo dell’Imu o della Tari avvenga in maniera diretta sul conto corrente. In tal modo, come si può facilmente intuire, si è in presenza di uno strumento di semplificazione delle procedure di riscossione.

È stato ribadito anche dal Sole 24 Ore come l’intenzione dell’esecutivo è anche quella di pianificare delle procedure esecutive rispetto a tutti coloro che scelgono di non ottemperare al pagamento di quanto dovuto. Si tratta di misure correttive come la riduzione da 180 a 60 giorni per quanto concerne i termini per poter eseguire le attività esecutive nel momento in cui un contribuente non effettua il versamento dell’Imu, la Tari piuttosto che tutte le altre tipologie di tributo degli enti territoriale.