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Tasse locali in aumento, aperta la questione federalismo

 Il decreto legge del governo Monti inciderà sui bilanci delle regioni: il 2012 porterà un aumento molto consistente delle tasse locali, ben 13,2 miliardi di euro in più saranno richiesti ai cittadini, secondo i calcoli effettuati dalla Confartigianato di Mestre. La reintroduzione dell’ICI sulla prima casa, la rivalutazione del valore catastale e l’anticipo dell’IMU avranno il loro impatto nei prossimi 12 mesi e se dovesse entrare in vigore l’aumento dell’IVA a settembre del prossimo anno, i costi per le famiglie aumenteranno ancora.

Ma i soldi finiranno allo Stato centrale. Regioni e Comuni rimarranno a bocca asciutta, a meno che governatori e sindaci non decidano di ritoccare all’insù i tributi di loro competenza. C’è il pericolo – ha sottolineato il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi – che con questa manovra il federalismo fiscale si spenga sul nascere. Regioni ed enti locali potranno avere maggiori risorse solo se decideranno di aumentare le aliquote dei rispettivi tributi già dal prossimo anno. Per l’Imu sugli immobili diversi dalle abitazioni principali, l’aliquota base sarà dello 0,76% e potrà essere variata (in aumento o in diminuzione) di 0,3 punti percentuali. Per l’imposta sulle prime case, invece, l’aliquota base dello 0,4% potrà essere incrementa o diminuita di 0,2 punti percentuali, così come si potrà eventualmente incrementare la detrazione di 200 euro.

Il Centro Studi Mestre ha così presentato i risultati della ricerca sulla distribuzione territoriale dei trasferimenti statali, nell’indagine il federalismo è definito “un cantiere ancora aperto”. Secondo quanto dichiarato da Luigi Giampaolino, Presidente della Corte dei Conti, la reintroduzione della tassazione sulla prima casa interviene sul disegno di attuazione del federalismo fiscale, finora infatti era solo parziale la corrispondenza, a livello locale, tra soggetti beneficiari dei servizi e contribuenti. Il federalismo  quindi, anche con il nuovo governo non assume una posizione marginale, ma rimane un argomento più che mai di grande attualità a cui presto i nuovi governatori dovranno dare una risposta.