Home » News Fiscali » Tasse, redditi e manovra: solo ipotesi per il ferragosto

Tasse, redditi e manovra: solo ipotesi per il ferragosto

 Un Consiglio dei Ministri straordinario, forse domani venerdì 12 agosto del 2011, o forse il 16 agosto. Sono queste le date che circolano per la convocazione del CdM che sarà chiamato ad approvare con urgenza il Decreto che anticipa, per la manovra di bilancio, il pareggio al 2013 anziché per l’anno 2014. Intanto stamattina, presso le Commissioni parlamentari, riunite congiuntamente, c’è stato il tanto atteso intervento del Ministro all’Economia ed alle Finanze, Giulio Tremonti. In molti si aspettavano contenuti e misure certe per arginare una crisi che, comunque, non è solo italiana, ma a livello planetario. Ed invece il Ministro ha comunicato solo una serie di misure allo studio senza dire con precisione cosa si farà, quali redditi e quali capitoli della spesa pubblica si andranno a colpire.

Il Ministro all’Economia ed alle Finanze Gulio Tremonti in merito ha spiegato ed ha precisato che i contenuti del Decreto potranno essere resi noti solo dopo che il provvedimento sarà illustrato e discusso con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Le opposizioni però non ci stanno, a partire dal leader del PD Bersani che ha nuovamente chiamato il Governo alle sue responsabilità, facendo capire chiaramente il fatto che bisogna dire agli italiani con lealtà e trasparenza chi sarà a pagare.

Quasi sicuramente si andranno a colpire le pensioni e si alzerà l’aliquota sulle rendite finanziarie dal 12,5% al 20% con la sola esclusione dei titoli di Stato. La Lega Nord guidata da Umberto Bossi, intanto, incalza chiedendo un taglio netto ai costi della politica; ma questi nuovi proclami arrivano in concomitanza con un’inchiesta choc dell’Espresso, da cui è emerso come al Senato si paghino per il ristorante prezzi a dir poco popolari nonostante gli stipendi che prendono ogni mese coloro che ci rappresentano. L’ennesimo caso poco edificante a fronte di milioni di cittadini che si avvicinano pericolosamente alla soglia di povertà.