Il mese di aprile di quest’anno non sarà certo ricordato come uno dei più positivi per quel che concerne le partite Iva del nostro paese, anzi: i trenta giorni in questione sono stati infatti caratterizzati da 46.337 aperture totali, un numero in ribasso rispetto allo stesso periodo di un anno fa, quando ve ne furono il 3% in più, mentre il crollo è risultato evidente nel confronto rispetto al mese precedente, quasi ventisei punti percentuali in meno, un dato davvero significativo e che è stato portato all’attenzione dal Dipartimento delle Finanze del nostroministero dell’Economia. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che vi sono state soprattutto persone fisiche che hanno cominciato questa “avventura”, con il 77% del totale complessivo.
►L’APERTURA DELLA PARTITA IVA E IL REGIME DEI SUPERMINIMI
Al contrario, le percentuali risultano essere molto più basse se si prendono in considerazione le persone giuridiche, in primis le società di capitali (spa, srl e sapa), con un 14,8%. Mettendo a confronto i numeri del 2011 e quelli del 2012, ci si accorge che il sostegno fondamentale alle partite Iva è arrivato soltanto dai primi soggetti, tanto che Via XX Settembre ha certificato un aumento, anche se inferiore ai due punti percentuali; insomma, sono le forme societarie che si stanno allontanando in maniera evidente da questa identificazione dell’attività esercitata.
Anche la diffusione geografica delle partite Iva merita un approfondimento: il 42,5% delle aperture ha avuto luogo nelle regioni settentrionali, il 34,9% al Sud, mentre il restante 22,6% nelle regioni centrali del nostro paese. Rispetto al 2011, i cali più consistenti sono stati quelli relativi al Centro-Nord, fatta eccezione per l’Umbria e la Valle d’Aosta. Inoltre, non si può non accennare ai settori produttivi più gettonati: il commercio guida questa speciale classifica delle partite Iva (22,1% del totale), seguito a ruota dalle attive professionali, anche se sono molto distaccate.
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Il mese di aprile di quest’anno non sarà certo ricordato come uno dei più positivi per quel che concerne le partite Iva del nostro paese, anzi: i trenta giorni in questione sono stati infatti caratterizzati da 46.337 aperture totali, un numero in ribasso rispetto allo stesso periodo di un anno fa, quando ve ne furono il 3% in più, mentre il crollo è risultato evidente nel confronto rispetto al mese precedente, quasi ventisei punti percentuali in meno, un dato davvero significativo e che è stato portato all’attenzione dal Dipartimento delle Finanze del nostro ministero dell’Economia. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che vi sono state soprattutto persone fisiche che hanno cominciato questa “avventura”, con il 77% del totale complessivo.
1 commento su “Tesoro: ad aprile brusco calo delle partite Iva”
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