In un momento di grande incertezza come quello che l’Italia e l’Europa stanno attraversando in questo momento è necessario in certi ambiti far passare un messaggio forte a chi ancora non ha ben chiara la situazione. L’evasione fiscale italiana è uno dei problemi maggiori del Paese e nonostante questo sia riconosciuto dalla maggior parte delle persone, molti cittadini si ostinano a non capire la gravità del loro operato (andando a gravare su tutta la popolazione).
Proprio per questo motivo diventa sempre più necessaria un’azione forte e determinata, volta a far capire che l’evasione fiscale è un crimine contro l’Italia e gli Italiani e per questo deve essere punita duramente. Oltre alle retate, alle proposte anti-evasione ed altri aspetti, è emersa negli ultimi giorni un’idea originale che se in principio ha fatto storcere il naso ai più, potrebbe invece rivelarsi una soluzione appropriata.
La proposta arriva da Francesco Pizzetti, docente di diritto costituzionale per sette anni ed ora presidente dell’Autorità garante per la privacy. L’appoggio arriva direttamente dal deputato del PDL Giorgio Jannone e dal senatore del PD Raffaele Ranucci, che spiega:
Sono anche io convinto che una norma-simbolo aiuterebbe gli italiani a capire che l’evasione e’ un’aberrazione assoluta. D’altra parte e’ storia: come popolo, cambiamo abitudini sbagliate quando veniamo toccati nel vicino. La provocazione di Pizzetti percio’ va nella direzione giusta. A settembre dobbiamo metterci subito intorno a un tavolo con i colleghi degli altri gruppi parlamentari. Quando c’e’ volonta’ politica la soluzione tecnica si trova
La proposta è stata accolta positivamente ed è possibile che diventerà realtà; il diritto al voto rappresenta la più grande libertà di espressione e di azione diretta sul Governo Italiano da parte dei cittadini e la negazione di questo potrebbe finalmente far cambiare le usanze sbagliate dei cittadini italiani.