Il turismo in Spagna è un’attività estremamente sviluppata, seconda solo alla Francia, grazie alle numerose opere d’arte, la cultura, la cucina, il clima, la gente e la “movida” (la celebre vita notturna madrilena). La partenza per la Spagna rappresenta un viaggio non solo di cultura ma di ampio divertimento, di relax grazie al clima splendido per godersi il mare (i periodi migliori sono l’autunno e la primavera); tutto ciò fa della Spagna una delle più belle e interessanti città da visitare in tutto il nostro continente.
La crisi economica però non ha risparmiato neanche la vita spagnola. Il settore del turismo rappresenta circa l’11 per cento dei posti di lavoro in Spagna e del PIL: nel primo trimestre del 2009 gli arrivi turistici sono diminuiti del 16,3 per cento posizionandosi a 8,9 milioni di turisti. Un duro colpo quindi per un Paese che deve la sua economia proprio ai turisti che ogni anno si recano in questo posto meraviglioso.
Per dare impulso alla sua industria turistica, la Spagna ha annunciato ieri che le compagnie aeree (spagnole e straniere) che dimostreranno di avere aumentato il numero di passeggeri, nel corso del primo semestre dell’anno, potranno beneficiare di agevolazioni fiscali nel secondo semestre. Jose Luis Rodriguez Zapatero (primo ministro) ha affermato al Parlamento spagnolo che il provvedimento, ideato per sostenere il settore del turismo, potrà essere di beneficio anche per i turisti, per i quali le compagnie potranno ridurre i costi. Si potrebbe quindi pensare che le società aeree abbiano visto di buon occhio questa decisione, in realtà non é così e non mancano le polemiche.
Tutti d’accordo? Sembra proprio di no: sono state quattro le associazioni di aerolinee spagnole che hanno rilasciato una dichiarazione congiunta a netto sfavore della misura, da queste giudicata discriminatoria e confusa, il cui effetto positivo in realtà sarà, a detta delle compagnie, insussistente.