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Sui turisti incombe la tassa di soggiorno

Più turisti e più spese. Lo sviluppo del turismo ha positive conseguenze sull’occupazione ed anche sul Pil di un Paese, ma rende inevitabilmente necessari una serie di servizi. Ecco quindi che si profila un aumento fisiologico delle spese che l’amministrazione deve affrontare in termini di servizi.

Così il governo pensa a una tassa sul turismo, che probabilmente non si chiamerà così ma si tratterà comunque di un contributo che il turista dovrà pagare per soggiornare nel Belpaese. Probabilmente il turista sarà inoltre ignaro della tassa poichè questa sarà inclusa nel costo dell’alloggio e dovrebbe variare in base alle stelle dell’hotel (da uno a cinque euro al giorno).

Non sarebbe una novità in Europa: a Parigi si paga già un euro a notte incluso nel prezzo della camera dell’albergo dove si pernotta; in Austria la tariffa va da un minimo di 0,40 centesimi a un massimo di 1,10 euro. Una tassa del genere significherebbe un’entrata per le casse capitoline di oltre 30 milioni di euro. Con questo denaro Roma potrebbe dare una sistemata ai siti archeologici e offrire una serie di ulteriori servizi al turista.

Il bilancio sul turismo di quest’anno purtroppo non è molto positivo ed occorrono quindi degli interventi. Ma siamo sicuri che una tassa possa aiutare? Non avrà un effetto contrario?

Solo il 43,3% degli italiani è andato in vacanza. Il fatturato delle aziende del turismo, da oltre 20 miliardi nel 2008, si attesterà attorno a 16,5 miliardi nel 2009: sono i dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, resi noti da Adusbef e Federconsumatori.

Ora infatti, con l’estate quasi al termine, si ricomincia a parlare di bilancio e di come incrementare in modo equo le entrate, ma sarà opportuno inserire una tassa sul turismo? Agli ignari turisti? Al primo punto della riunione che si terrà lunedì prossimo c’è proprio l’annosa questione della tassa di soggiorno, che sarà forse il nome della tassa a carico dei turisti.

4 commenti su “Sui turisti incombe la tassa di soggiorno”

  1. Massì! Dàgli al turista! Ha la pessima idea di andare in vacanza? E allora approfittiamone, almeno finché non avrà capito che è meglio andare in un’altra nazione!
    Vorrei ricordare che esiste già una cospicua tassa sul turista, quella che tutti i pullman turistici debbono pagare PER ENTRARE nelle città più importanti. Si parla di cifre che vanno dai 250 ai 400 euro ed oltre, dipende dalla città. Per un tour organizzato, mi diceva un operatore turistico straniero, non meno di 1500 euro se ne vanno per il diritto di accesso. Questi soldi dove finiscono? E dove pensate che finiranno i soldi della rinnovata tassa di soggiorno? Ma non raccontiamoci fesserie! Così come è organizzato il turismo in Italia, non potremo mai porci a confronto con le capitali europee che applicano la medesima tassa! Da noi non esiste alcuna politica per il turismo. La stessa ministra del turismo non ha la minima competenza in materia. Stiamo perdendo clienti dall’estero a favore della Spagna e degli altri Paesi del mediterraneo. Invece di tirarci su le maniche ed inventare nuovi modi per attirare gli stranieri, ci limitiamo a tassare quelli che – bontà loro – ci confermano il loro affetto. Pensate davvero che cinque euro in più per ogni turista (perché certamente applicheranno il massimo del prevedibile) possano essere di qualche giovamento per l’ammodernamento e la manutenzione delle strutture e dei monumenti? Questo balzello peserà soltanto sugli alberghi di una-due e tre stelle che si fanno la guerra a colpi di ribasso pur di avere qualcuno in casa. Gli altri hanno un tale margine di guadagno che neppure se ne accorgeranno. Invece di mettere un energico controllo sulla politica dei prezzi applicati dalle strutture più importanti, per non farci indicare come ladri in tutto il mondo, il governo pensa ad altre tasse. Complimenti!

  2. Sono senza parole.
    Roma – e io sono di Roma- rispetto alle altre capitali europee pecca in pulizia, fruibilità dei mezzi pubblici e costi elevati (se avete sete e vi trovate nei pressi del Colosseo, provate ad acquistare un’acqua minerale..).
    Dovremmo vergognarci.

  3. Si tratta della vecchia tassa di soggiorno, già abolita anni fa. Se fosse vera la notizia cosa, che non posso credere, si tratterebbe di un’enorme SCIOCCAGGINE che andrebbe a gravare sugli alberghi e non su tutte le altre strutture che vivono di turismo: dai bar inorno ai luoghi turistici ai rivenditori di souvenir, per non parlare di negozi, ristoranti, giornalai etc. Non abbiamo bisogno di tasse bensì di pulizia, precisione, puntualità da parte degli operatori e di ordine pubblico da parte delle Autorità. Non devono esistere due prezzi, uno per il turista e l’altro per il locale…
    Ciao a tutti
    Prudentissimo

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