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Unico 2009 offre spazio anche alle rettifiche al modello 730

 È ormai scaduto da tempo il termine ultimo per la presentazione del modello 730 per la dichiarazione dei redditi, ma esiste ancora la possibilità di assolvere l’obbligo nei confronti dell’amministrazione finanziaria per mezzo di Unico 2009, anche nel formato Mini. A chi è stata offerta questa interessante possibilità di “proroga”? Non sono rari i casi di contribuenti che non sono riusciti a utilizzare il modello 730, sia per la mancanza di un sostituto d’imposta per la sua liquidazione, sia per scadenza dei termini relativi al reperimento della documentazione necessaria per il visto di conformità. Unico 2009 in questo senso rappresenta una innovazione non indifferente, dato che consente di apportare anche delle correzioni a un 730 già presentato, mediante il pagamento, entro il termine del 16 giugno, della somma dovuta comprensiva della differenza di importo eventualmente rilevata.

 

Vediamo allora le differenze più sostanziali tra i due tipi di modello: nel 730 i calcoli vengono effettuati dal sostituto o dal Caf e le imposte sono trattenute in busta paga, mentre il modello Unico consente la liquidazione dei debiti col Fisco e il versamento tramite l’apposito modello F24. Inoltre, Unico e Unico Mini vanno trasmessi per via elettronica, anche attraverso un intermediario, entro il 30 settembre. Unico Mini poi presenta ulteriori vantaggi rispetto all’Unico tradizionale: il formato ridotto, lo spazio riservato ai redditi dei terreni e fabbricati, l’esclusione del soggetto che vuole usufruire della deduzione per i contributi di previdenza complementare, solo per citarne alcuni. Si può concludere con le altre novità riservate ai contribuenti del 730 tramite modello Unico.

 

Ad esempio, i soggetti che hanno già presentato la dichiarazione dei redditi hanno l’obbligo di presentare anche il frontespizio di Unico con i quadri RM, RT e RW nel caso in cui abbiano percepito indennità di fine rapporto che non hanno la qualifica di sostituto d’imposta oppure abbiano portato a realizzazione delle plusvalenze per partecipazioni non qualificate.