Per chi magari è al primo anno di presentazione del modello di dichiarazione Unico 2011, i dubbi possono essere tanti, anche quelli che per il contribuente più “smaliziato” possono essere ritenuti banali. Ed allora partiamo dalle versioni di Unico 2011 che si possono presentare al Fisco. Queste differiscono a seconda della tipologia di contribuente; se questo è una persona fisica, allora il modello da presentare è Unico PF 2011, disponibile anche nella versione semplificata, quella cosiddetta “Mini”, per le posizioni fiscali meno complesse. Ma dove si trova il modello? Semplice, basta collegarsi al sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, andare nella sezione “Modelli” e scaricare Unico 2011 unitamente alle relative istruzioni. Oltre a Unico PF 2011 ricordiamo che c’è anche Unico ENC 2011, quello per gli enti non commerciali, Unico SP 2011, per le società di persone, e Unico SC 2011 per le società di capitali.
Per chi è alle prime armi con Unico è importante anche sapere che, in caso di difficoltà economiche, le tasse si possono pagare anche in “lieve” ritardo potendo pagare delle sanzioni abbordabili. In tal caso il contribuente si avvale del cosiddetto “ravvedimento breve“, che è un istituto al quale è possibile “aggrapparsi” a patto di non essere già oggetto di controlli da parte del Fisco.
Il ravvedimento breve prevede che le tasse si possano pagare con al massimo 30 giorni di ritardo pagando una sanzione pari ad un decimo di quella massima. Considerando che la sanzione massima è al 30%, allora con il ravvedimento breve il contribuente riesce a sanare la propria posizione fiscale con una sanzione che si riduce a “solo” il 3%. Con un ritardo superiore ai 30 giorni, e fino e non oltre la data di presentazione della dichiarazione dei redditi, il ravvedimento diventa lungo a fronte di una sanzione che sale in questo caso dal 3% al 3,75%, ovverosia ad un ottavo di quella massima.