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Unico 2011 Persone Fisiche: c’è anche quello Mini

 Chi deve presentare il modello Unico 2011 Persone Fisiche, e presenta a livello fiscale una situazione ed una posizione poco complessa, ha la possibilità in via opzionale di utilizzare un modello di dichiarazione più snello unitamente alle istruzioni per la compilazione che, allo stesso modo, sono più leggere. Stiamo parlando di “Unico Mini“, un modello di dichiarazione dei redditi utilizzabile anche per l’anno in corso, e che si presenta come un “740” in versione semplificata. Il modello Unico 2011 Persone Fisiche Mini è utilizzabile a patto di non essere titolari di partita IVA, ed a patto che il contribuente non abbia variato il proprio domicilio fiscale nel periodo dall’1 novembre 2009 e fino alla data di presentazione della dichiarazione. Inoltre, per poter presentare Unico Mini occorre che il contribuente sia chiamato a dichiarare almeno uno dei seguenti redditi: redditi da pensione, o redditi da lavoro dipendente o assimilati; ed ancora redditi di terreni e fabbricati, o redditi da lavoro autonomo o da attività commerciale non esercitata abitualmente.

Inoltre, Unico 2011 Mini, in accordo con quanto si legge sulla versione di quest’anno dell’Annuario del Contribuente, non si può presentare, e quindi si dovrà optare per Unico 2011 standard, nel caso in cui il contribuente debba presentare la dichiarazione dei redditi per conto di altri, o debba presentare la dichiarazione correttiva nei termini oppure quella integrativa. Unico 2011 PF Mini si può invece utilizzare quando il contribuente vuole fruire, relativamente agli oneri sostenuti, delle deduzioni e delle detrazioni, comprese anche le detrazioni per i carichi di famiglia.

Unico 2011 Persone Fisiche, ed Unico 2011 Persone Fisiche in versione “Mini” sono come al solito disponibili per il download gratuito, assieme alle relative istruzioni, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate dove, tra l’altro, ci sono anche i modelli Unico 2011 per le società di persone, le società di capitali e gli enti non commerciali.

1 commento su “Unico 2011 Persone Fisiche: c’è anche quello Mini”

  1. Caro cardo salutis, graize Gilberto Borghi per questa splendida citazione e per tutto l’articolo, che mette a fuoco un problema fondamentale del nostro tempo.Mi vengono in mente tante concause che partecipano di questa dissoluzione del cristianesimo in una religione meramente sentimentale e spirituale, che non e8 nella tradizione cattolica.In ordine sparso.Certamente c’e8 un fattore culturale e antropologico, che origina nel pensiero moderno, con Hegel in primis.Molto fa una certa contaminazione protestante e puritana, venuta dal nord Europa. Questo e8 particolarmente fastidioso, perche9 e8 l’etica protestante quella del protestantesimo storico almeno e puritana, e non quella cattolica, a volersi liberare della carne; persino ad abbandonare la gioia dei vivaci colori medievali e rinascimentali per incupirsi sul grigio e sul nero degli abiti borghesi moderni. Ricordo un magnifico romanzo, che consiglio a tutti, il pranzo di Babette, da cui e8 tratto un bel film omonimo, sul contrasto tra il cristianesimo puritano danese e quello cattolico di un’immigrata francese.Molto fa anche la contaminazione con le spiritualite0 new age ed orientali, in generale con lo gnosticismo (in nuce presente anche nel protestantesimo), eterno virus che dai tempi dei Padri flagella la Chiesa.Una certa teologia del ‘900, ad esempio la cristologia kerygmatica, per quanto non dica ne9 proponga nulla di errato od eretico, figlia del suo tempo ha certamente contribuito a questo shift spirtualistico e gnosticheggiante.La Chiesa, nel perseguire giustamente un dialogo pif9 proficuo con la modernite0, negli ultimi decenni ha talvolta ceduto per ingenuite0 forse, o perche9 il compito e8 tanto arduo ed ha assunto taluni di questi vizi’. Io lo trovo comprensibile, il 900 e8 stato un secolo incredibilmente complesso; cionondimeno e8 un problema da correggere.Domenica, a Milano, passavo nella mia parrocchia per consegnare un libretto di canti ambrosiani che stiamo preparando, per un’iniziativa del parroco che intende solennizzare maggiormente una delle Messe della domenica.Non ho potuto fare a meno di notare la differenza abissale tra il canto allo spezzare del pane che si stava cantando in quel momento, Parole di vita abbiamo ascoltato la nostra speranza e8 un pane spezzato che credo tutti conoscano, ed il canto proposto dalla liturgia ambrosiana, che in italiano suona cosec:Il tuo corpo e8 immolato, o Cristo, il Calice e8 consacrato.Il tuo Sangue ci giovi sempre per la vitae per la salvezza delle anime, o Dio nostro.Alleluia.Ecco, non dico che questo sia l’unico problema, ma se la liturgia e8 fonte e culmine della vita della Chiesa, certamente non e8 un problema di poca importanza.Forse, nelle stesse parole della liturgia, si e8 perso per strada il riferimento alla fisicite0 di Gesf9 Cristo, alla sua corporeite0, di conseguenza al Sacrificio che si compie in maniera incruenta sull’altare ad ogni Messa ed alla sua presenza reale, lec di fronte a noi.Sare0 forse per questo che poco dopo, al momento della consacrazione, notavo come la maggior parte dei fedeli stesse in piedi, un po’ distratta, similmente a come stavano in piedi poco prima alla lettura del Vangelo. Credo, sostanzialmente ignari di cosa stesse accadendo e di cosa avevano davanti.Nell’articolo si cita la fisicite0 della preghiera dei musulmani. Una scuola storica vuole che una parte della loro gestualite0, tra cui la postura della preghiera e le abluzioni, siano un retaggio degli usi cristiani del VII secolo. Trovo sconcertante che riescano a farlo loro, di fronte ad un Dio totalmente altro, che di umano non ha nulla, e non risciamo pif9 a farlo noi di fronte ad un Dio che si e8 fatto uomo. Forse e8 perche9 ce ne dimentichiamo troppo spesso.

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