Home » Scadenze Fiscali » Unico, invio in ritardo giustificato con la password scaduta

Unico, invio in ritardo giustificato con la password scaduta

 Una delle ultime sentenze della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, la quale risale proprio a quest’anno, ha chiarito alcuni aspetti in merito alla presentazione del modello Unico: in effetti, capita più spesso di quanto si pensi che la dichiarazione dei redditi venga inoltrata in ritardo rispetto alla scadenza fiscale, situazione per cui sono previste sanzioni e ravvedimenti ben precisi. Ma la Ctr in questione ha precisato che le sanzioni pecuniarie non possono essere applicate nell’ipotesi di una presentazione oltre i termini (nello specifico, un periodo superiore ai novanta giorni) che è stata provocata da una password che è di fatto scaduta. Dunque, il caso di specie si riferisce all’invio del documento fiscale attraverso la modalità telematica. Le motivazioni della sentenza sono intuibili, dato che l’errore che è stato preso in esame non può essere punito in base a quanto stabilito dal Decreto legislativo 472 del 1997 (“Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie”: l’articolo 6 parla proprio delle cause di non punibilità).


Tutto si è reso necessario alla luce di una controversia che era sorta tra l’Agenzia delle Entrate e un contribuente: quest’ultimo aveva ricevuto proprio dall’amministrazione finanziaria una cartella di pagamento a causa di Iva, Irap e Irpef in eccesso di non spettanza. Nello specifico, il Fisco aveva provveduto a rettificare il reddito del soggetto coinvolto, richiedendo le sanzioni e gli interessi relativi alla presentazione ritardata di Unico 2011, tanto da non permettere la fruizione dei crediti contenuti al suo interno.

La ragione è andata in questo caso al contribuente per la causa spiegata in precedenza: tra le altre cose occorre sottolineare che la password era giunta a scadenza e la notifica di questo fatto non era giunta in maniera preventiva al soggetto attraverso il consueto avviso bonario, l’unico in grado di risolvere le situazioni erronee che sono riscontrate al momento del controllo dal punto di vista formale.