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Usa: il 30 novembre scade il beneficio fiscale sulla prima casa

 Manca dunque poco meno di un mese alla conclusione dell’iniziativa che prevede, per i cittadini statunitensi, delle agevolazioni fiscali relative all’abitazione principale. Il progetto è stato ideato dal Tesoro americano nell’ambito dell’American Recovery and Reinvestment Act, la legge volta ad aiutare anche i neoproprietari di immobili a partire dal 1° aprile 2008. Si tratta pertanto di un vero e proprio “bonus prima casa” che ha già riscosso molto successo, ma che è comunque agli sgoccioli; lo scorso 17 settembre risultavano ben 1,4 milioni di contribuenti fruitori del “first time homebuyer credit” e si spera di incrementare questa platea nei restanti giorni. Di cosa si tratta sostanzialmente? Il bonus prevede un credito d’imposta pari al 10% del costo di acquisto dell’abitazione e si può arrivare fino a un massimo di 8.000 dollari, una cifra da suddividere equamente tra ciascun coniuge, nel caso non sia stata scelta l’opzione per il regime del joint tax return.

 

Un credito importante per le famiglie, visto che è in grado di ridurre in maniera significativa le imposte da versare: l’alternativa è quella di “trasformare” il credito in un bonus reale e monetizzabile sotto forma di rimborso. Tra l’altro, non bisogna dimenticare che il first time homebuyer credit è riservato anche a chi vanta una totale assenza di imposte da versare al fisco. Vi sono condizioni o limiti per l’accesso al beneficio? Anzitutto, bisogna essere ovviamente residenti negli Stati Uniti, ma occorre anche che l’abitazione sia destinata ad essere quella principale del contribuente che intende farne uso.

 

Non vi deve essere inoltre un’altra titolarità di abitazione principale ed è previsto che il credito d’imposta non scatti quando il venditore è un parente stretto del proprietario. Infine, c’è anche da sottolineare il fatto che il bonus in questione, il quale viene commisurato al reddito lordo rettificato (conosciuto in America con l’acronimo Magi) dell’eventuale beneficiario; in effetti, il beneficio fiscale non spetta a Magi superiori a 95.000 dollari.