È stato firmato un accordo territoriale tra Confapi e Cgil, Cisl e Uil per la tassazione agevolata sulla retribuzione incentivante dei lavoratori e quelle parti di salario che favoriscono la produttività dei lavoratori dipendenti. Stiamo parlando dei bonus aziendali anche chiamati incentivi, ovvero quella parte di stipendio che si percepisce “in più” in base a quanto si prodotto. Grazie all’accordo le buste paga dei dipendenti e dei lavoratori con contratto di somministrazione delle imprese aderenti al sistema Confapi, saranno più pesanti. Lo straordinario non subirà più “dolorosi” decurtamenti fiscali.
Si tratta di un notevole passo avanti – sottolinea Piero Baggi, vice direttore dell’associazione delle Piccole e medie industrie varesine e responsabile delle relazioni industriali – perché il provvedimento va verso la riduzione del cuneo tra costo aziendale complessivo e il netto che arriva in busta paga. Il gap si riduce a favore dei lavoratori ma anche per le imprese di tratta di un accordo importante. Infatti, in un periodo di leggera ripresa come questo le aziende attingono al lavoro straordinario e a turno a piene mani. In questo modo, i lavoratori saranno più invogliati a lavorare vedendo destinati meno soldi in tasse.
Un accordo eticamente corretto che va a sostenere direttamente il lavoratore che insieme alle Pmi paga di più il prezzo della crisi – conclude il presidente di Confapi Varese Franco Colombo -.Questo permetterà di avere più soldi in busta paga e quindi di sostenere i consumi. E’ un segnale importante in attesa di quella riforma di peso della tassazione sul lavoro che il mondo imprenditoriale attende da decenni. Associazioni di categoria e sindacati fanno intanto quello che possono, trovandosi sullo stesso fronte, per supportare aziende e lavoratori. Ma la nostra preoccupazione è che la situazione attuale non sia inseribile tra gli effetti della crisi ma rappresenti la normalità con la quale confrontarsi.