Dopo il periodo estivo il Premier Matteo Renzi starebbe programmando un pacchetto di tagli alle tasse che contemplerebbe anche l’abolizione totale della imposte sulla prima casa, Imu e Tasi.
La stampa annuncia anche che il tutto dovrebbe essere contenuto nella prossima Legge di Stabilità. La mossa che il presidente del Consiglio sta preparando rammenta molto quella effettuata nel 2006 e nel 2013, in campagna elettorale da uno dei suoi più illustri predecessori: Silvio Berlusconi. Il taglio delle tasse è stato il cavallo di battaglia di una carriera politica ventennale del Cavaliere che potrebbe far risalire i consensi del premier. Le motivazioni potrebbero risiedere nelle preoccupazioni provate nel premier dai sondaggi elettorali che lo danno sempre meno benvoluto, quindi lo scopo potrebbe essere quello di riscaldare un elettorato ormai freddo e di avvicinare a quei parlamentari che potrebbero dare un appoggio al governo dando loro un pretesto plausibile.
Così gli esperti:
Le ipotesi del pacchetto che Renzi potrebbe portare in votazione al Senato sono ancora allo stato larvale, ma dal quel che trapela lo sgravio dovrebbe riguardare soltanto la prima casa presentato in diverse opzioni:
- abolizione completa del balzello, ma l’ipotesi è difficilmente sostenibile
- innalzamento della soglia di reddito al di sotto della quale l’esenzione di pagamento potrebbe essere parziale o totale
In ogni caso il provvedimento non può che essere gradito.
I passaggi che il piano di Renzi dovrebbe superare sono due, da una parte una approvazione in tempi rapidi al Senato, in seconda battuta, con il pacchetto di riforme approvato dal Parlamento, Renzi dovrebbe chiedere le stesse concessioni offerte a Spagna e Francia negli ultimi anni, anche per l’Italia, aumentando di due punti percentuali il deficit, che porterebbe un valore di 30 miliardi di euro da destinare alla riduzione della pressione fiscale.