Quando si parla di Senigallia in termini turistici, non si parla di una località qualsiasi: il comune marchigiano riesce infatti ad assicurarsi in maniera puntuale ogni anno la Bandiera Blu, il riconoscimento che certifica la qualità delle acque di balneazione. Questo “paradiso” sarà però d’ora in poi un po’ più caro a causa dell’imminente introduzione ufficiale dell’imposta di soggiorno. La data prevista in tal senso è quella del 1° maggio prossimo, quando la tassa sarà una realtà concreta nelle spiagge locali, con un quadro normativo che è ora completo e lineare, ma che nei mesi precedenti ha vissuto continue modifiche e revisioni. Quali caratteristiche avrà a Senigallia questo tributo?
►LA TASSA DI SOGGIORNO DI CHIANCIANO TERME
La corresponsione andrà a riguardare ogni singolo pernottamento negli hotel e alberghi del territorio comunale. Le tariffe fissate dal sindaco sono pari a 1,5 euro al giorno per quel che riguarda le strutture a quattro stelle, un euro per i tre stelle e cinquanta centesimi per le strutture a 1-2 stelle, oltre agli appartamenti che si possono affittare nel periodo estivo, i celebri bed & breakfast e gli agriturismi.
►AD ASCOLI PICENO SI DISCUTE DI TASSA DI SOGGIORNO
Le previsioni iniziali erano ben diverse, tanto è vero che i prezzi adottati in via ufficiale sono più bassi del 50%, una scelta improntata alla saggezza, col solo fine di scongiurare qualsiasi tipo di danno alla competitività dell’offerta turistica di Senigallia. Un altro cambiamento che vale la pena sottolineare è rappresentato dal limite dell’applicazione della tassa stessa, con sette pernottamenti massimi negli alberghi e quattordici nel resto delle strutture. In aggiunta, l’esenzione è prevista per i minori, al fine di agevolare i soggiorni delle famiglie: la soglia fissata in tal senso è pari a sedici anni, ma le agevolazioni tributarie si rivolgeranno anche ai gruppi di numero superiore alle venti unità e a quei gruppi di più di otto persone con portatori di handicap.