Praticamente sul filo di lana è arrivata l’intesa tra Visibilia Editore Spa, ovvero la società che è nata sotto l’impulso di Daniela Santanchè, che attualmente riveste il ruolo di ministro del Turismo, e il fisco italiano.
Era stata fissata una scadenza ben precisa in riferimento alla necessità di raggiungere un accordo, ovvero il 29 agosto. Ebbene, l’Agenzia delle Entrate ha scelto di dare l’ok alla proposta che era sopraggiunta dal pool di legali che stanno rappresentando la Visibilia Editore Spa. Quindi, a cosa si riferisce questo accordo? In poche parole, prevede che il debito fiscale, che si aggira intorno a un milione e mezzo di euro, venga saldato nel giro di dieci anni con un’apposita rateizzazione.
Si tratta di un’intesa che è stata trovata, in base ai dettagli che sono stati diffusi da parte del Sole 24 Ore, che a sua volta ne ha avuto notizia da fonti ritenute estremamente qualificate, dopo una trattativa piuttosto lunga e andando ad apportare diverse modifiche rispetto a quella che era l’istanza originaria. Si tratta di integrazioni, che adesso sono finite nella lente di ingrandimento del giudice fallimentare che si sta occupando della richiesta di ristrutturazione del debito proposta da Visibilia Editore Spa, che farebbero riferimento a tante condizioni e richieste di garanzie che sono state introdotte e presentate proprio dall’Agenzia delle Entrate.
Al contempo, sono stati svelati da parte della Consob una serie di dati che si riferiscono all’internal dealing e azionariato della società. L’obiettivo di tale comunicazione era quella di capire quali sono state le fasi evolutive che hanno caratterizzato l’azionariato nel corso degli ultimi dodici mesi e, allo stesso tempo, anche quali sono state le operazioni di internal dealing che sono state portate a termine in questo periodo. Focus, in modo particolare, su quanto è stato fatto da Luca Giuseppe Reale Ruffino, ovvero colui che era presidente e ad della società. Ruffino, tra le altre cose, ha preso il posto lo scorso 18 ottobre della Santanché ed è scomparso in circostanze tragiche nel corso dei primi giorni di questo mese di agosto.
Un’operazione che mira alla trasparenza e che ha messo in evidenza come, lo scorso 17 luglio, Ruffino avesse in mano oltre il 21% delle quote di Visibilia Editore Spa, con un quantitativo cumulato con SIF Italia Spa pari a oltre il 71%. Solo un anno fa, a settembre del 2022, le sue quote erano pari all’1,7%, una differenza veramente importante.