Dopo i tanti controlli sulle coste italiane svolti dalla Guardia di Finanza tra il primo luglio a ferragosto, sono venuti a galla 36 milioni di euro più 13 milioni di Iva sottratti al Fisco da 44 evasori totali.
Spiagge, ristoranti hotel e non solo. Come qualcuno può immaginare, nel mirino della Gdf sono finiti anche numerosi vip. Nei mille proprietari di yacht e imbarcazioni di lusso controllati, e 13.673 persone trovate alla guida di auto di lusso é emersa una sproporzione fra beni posseduti e redditi dichiarati. Differenza che risulta considerevole.
Di questi – afferma la GdF – sono stati selezionati quelli a più alto rischio di evasione, cioè quelli relativamente ai quali è stata riscontrata una sproporzione fra i beni posseduti e i redditi dichiarati in misura superiore a 100.000 euro.
I riscontri che fa l’Agenzia delle Entrate su quel settore (lusso) danno risultati positivi – continua Maurizio Leo (Pdl) – i contribuenti in quel caso devono ‘star zitti’: quando dichiarano 10.000 euro e poi hanno auto di lusso c’è poco da fare: devono pagare e basta.
Ecco pechè il governo ha ideato il “redditometro di massa” per rendere il fisco più in grado analizzare i consumi dei contribuenti e vedere quanto le dichiarazioni dei redditi siano rispondenti al reale tenore di vita.
Un redditometro come prerzioso strumento nella lotta all’evasione.
Questo possibile rilancio del redditometro – si legge nel documento finale dell’indagine condotta dalla commissione Bicamerale di vigilanza sull’anagrafe tributaria, presieduta da Maurizio Leo – va di pari passo con il progressivo affievolirsi, nel corso degli ultimi anni, delle aspettative anti-evasione che l’amministrazione finanziaria aveva in un primo tempo riposto sugli studi di settore. L’esperienza ormai piu’ che decennale relativa a tale strumento ne ha palesato i limiti e le difficolta’, che ne fanno oggi un dispositivo da solo non sufficiente a intercettare quella particolare forma di evasione di massa che, per ragioni legate alle peculiarita’ proprie delle singole imposte, si concentra in misura particolare sul comparto del reddito d’impresa e del reddito da lavoro autonomo.